Commissione Antimafia - XVIII legislatura
Come è stato ucciso il brigadiere Zizzi
La Commissione torna a parlare del brigatista posto sulla destra di via Fani. A conferma di ciò si prospetta una nuova dinamica del ferimento del brigatiere Zizzi, colpito dopo essere uscito dall'Alfetta. La fantasiosa teoria smentita da una serie di precise evidenze.
Il meglio di se la relazione della Commissione Antimafia lo esprime nel paragrafo sulla modalità che hanno portato alla morte di Zizzi.
Si parte con l'affermazione:
Una logica militare avrebbe voluto che sul lato e nell’angolo opposto di via Fani intendendo la scena del crimine come un rettangolo, vi dovesse essere un altro soggetto. Relazione... pag. 22
I Commissari, novelli Von Clausewitz, come spesso accade nella relazione, esprimono con prosopopea un concetto personale, senza nessun riscontro logico, scambiandolo per la verità.
A parte l'astrusa considerazione di strategia militare, ci si basa sulla ricostruzione fatta nel 1979 dalla 1° perizia balistica eseguita da Antonio Ugolini cui si afferma:
Gli altri due occupanti l’auto riuscivano ad uscire fuori dell’auto, investita dalle raffiche di proiettili e schegge di vetro, non si sa con esattezza se già feriti od indenni. Mentre il vicebrigadiere Zizzi Francesco che si trovava al fianco del guidatore davanti, si dirigeva verso il marciapiede destro la guardia di PS Iozzino Raffaele che era nel sedile posteriore e nella parte destra, nell’uscire impugnava la sua arma d’ordinanza, la Beretta cal. 9 ed esplodeva due colpi con esito a tuttora non noto » Atti 1° Commissione Moro, vol. 45, pag.35
Si arriva quindi alla conclusione:
Con ogni probabilità Francesco Zizzi è stato colpito mentre si trovava in piedi o parzialmente inginocchiato, riparato dalla vettura, guardava in direzione degli avieri e mostrava la schiena verso l’angolo via Fani – via Stresa.* Relazione pag. 26
La conclusione della Antimafia non può che lasciare esterrefatti. Innanzi tutto dei 34 testimoni presenti in via Fani nessuno vede uscire dall'Alfetta il brigadiere Zizzi. A questo i Commissari rispondono con un vero colpo di genio. Riprendendo il brano scritto nella perizia da Ugolini si afferma:
Il professor Ugolini non aggiunge altro. È anche possibile che, essendo giunto subito sul luogo dell’eccidio, lo stesso perito abbia parlato con qualche testimone, poi non sentito dalla Polizia. Relazione... pag. 24
Ecco! I testimoni ci sarebbero, però non sono stati interrogati dalla Polizia ma dal solerte Ugolini. Bisogna notare che Ugolini è il redattore di una delle tre perizie contestate dalla Commissione. Evidentemente Ugolini era più portato nello scovare testimoni che a redigere perizie balistiche.
Inoltre Zizzi non è stato ritrovato sulla strada ma al proprio posto all'interno dell'auto. E qui il secondo colpo di genio della Commissione:
Gravemente ferito, ma non ucciso sul colpo come i suoi colleghi, Zizzi è riuscito a rientrare nell’Alfetta e ha quasi sicuramente cercato di mettersi in contatto con la Centrale per dare l’allarme tramite l’autoradio. Relazione... pag. 29
Ammettiamo che sia uscito dall'auto. Una persona gravemente ferita, tanto che da li a qualche istante perderà conoscenza, quanto tempo può impiegare per tornare a sedersi correttamente al suo posto sull'Alfetta. Possibile che nessuno lo veda e tenti di aiutarlo?
Ma c'è un altro particolare, che credo affossi completamente la tesi della Commissione: Zizzi non solo sarebbe rientrato nell'auto ma, con le ultime forze, avrebbe chiuso lo sportello: un gesto assolutamente inutile.
Infatti Marco Liberato Di Beradino, uno dei due poliziotti giunti per primi in via Fani, trova lo sportello chiuso:
io aprii la portiera per soccorrerlo; ero in ansia, lui era riverso in avanti, gli usciva sangue... 2° Commissione Moro, seduta del 17/05/2016, pag. 7
Infine, se non bastasse quanto già detto, bisogna aggiungere che l'ultima perizia balistica ha escluso che ci furono colpi sparati da destra e che le armi dei terroristi impiegate furono sei. Per la Commissione, considerando il quinto sparatore e il brigatista sulla destra, arriviamo ad otto. Ma forse la matematica è un'opinione.